NON C’È MAI UN ULTIMO GRADINO – La sindrome di Lyme e la terapia del sangue attivato

Uno Stato, per divenire un punto di riferimento per il mondo, dovrebbe mostrarsi in linea con i progetti dell’evoluzione dell’umanità, quindi affine alla dimensione dell’Ego.
Dovrebbe mostrarsi empatico e compassionevole con il suo popolo, capirne i problemi scendendo nella realtà di tutti i giorni e, tra le altre cose, promuovere questo nuovo paradigma della medicina senza pensare al “profit”, ma all’azione altruistica che compie.

 Marco Polettini, nasce a Roma l’8 dicembre 1954 e si laurea, all’età di 24 anni, in Medicina Veterinaria, presso l’Università di Pisa nel 1979. Subito dopo inizia la sua professione su piccoli animali e cavalli, specializzandosi in Inghilterra, Francia, Germania, Danimarca, Florida USA, New York USA, Canada, California USA e Texas USA. È stato veterinario ufficiale della squadra italiana di cavallo ai giochi Olimpici di Barcellona, agli “European Games” in Austria e al “World Wide Games” in Olanda. Presidente dell’Associazione Culturale Medico Scientifica per lo studio dell’uso di Cellule Staminali del sangue in Medicina Veterinaria e Umana.
Pratica una medicina integrata che associa alla medicina classica, l’omeopatia, la kinesiologia, l’omotossicologia, la radioestesia. Studia la possibilità di applicazione delle Cellule Staminali del Sangue da oltre 15 anni.
La sua teoria si basa sulla medicina rigenerativa e fisica quantistica: si è concentrato sul potere energetico delle cellule staminali, considerandoli non come semplici mattoni ma come direttori d’orchestra che possono reimpostare istantaneamente le cellule dell’organismo. L’uso rivoluzionario che ne fa, rispecchia la sua visione olistica del sistema terapeutico.